Alex Pramix – Stati d’Animo
Credevo di essere forte e invece non lo sono perché ho paura di affrontare il futuro e le sofferenze che ho sopportato non possono essere una giustificazione.
Credevo di essere forte e invece non lo sono perché ho paura di affrontare il futuro e le sofferenze che ho sopportato non possono essere una giustificazione.
E gridare in faccia alla sorte che sei ancora qui, respiri, sei viva. Sei qui a contare i sogni che ti rimangono, le parole a metà conservate in tasca, le migliori intenzioni finite sul fondo di un bicchiere vuoto. Mi ubriaco ormai di illusioni sbiadite e tenui sono le emozioni stagnanti dentro di me.
Le persone fragili e insicure le riconosci subito, al primo sguardo. Quelle che si perdono guardando fuori dal finestrino. Da come si attorcigliano i capelli nei momenti di nervoso oppure per l’imbarazzo. Quelle come me le riconosci da come abbassano lo sguardo per sorridere.
Le persone preferiscono ammettere che tu sia pazzo piuttosto che lasciarsi andare ed entrare nel tuo mondo, così diverso, così imperfetto, così bello.
Ho il cuore grande, ma con poche stanze e pochi ospiti preferisco così. Chi ci entra non si sente soffocare, si sente comodo, si sente a casa.
Un attimo sei triste, l’attimo dopo felice, poi di nuovo triste. Poi ti arrabbi, poi gioisci, poi ridi, l’attimo dopo piangi. No, non è una malattia. È la vita.
C’è gente che da più valore alle parole piuttosto che ai gesti: sono quelli che…