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Alexandre Cuissardes – Tempi Moderni

La crisi e la depressione,stanchedi essere citate sempre a sproposito,di prendersi la colpaper ogni cosa che succedehanno deciso di darsi fuoco per protesta.

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  • Alexandre Cuissardes – Frasi sull’Italia e gli Italiani

    La televisione parla,il solito squallore,per fortuna che la pubblicità distraemostra un mondo migliore.Come una sfera di cristallo fa vedere il mio futuro.Sarò un settantacinquenne dal fisico asciutto e perfetto,grazie ai prodotti consigliati in tv.Avrò un amico del cuore col quale faròvita allegra e zingarate come in “amici miei”.Io e lui ci godremo vita e pensionerompendo le palle al prossimo,lanciando molliche di pane al ristorante,prendendo limoni in un bar e mettendoli agli occhi,correndo in scooter nel traffico,… però col casco,suonando i campanelli e scappandoed annaffiando una signora che si arrabbia,non sa stare allo scherzo.Che importa se qualche incosciente ci chiamerà citrulli,ci urlerà di vergognarci e seguire i nostri nipotio che siamo da ricovero,a tutti loro manderò un sms di vaffa,con omnitel, ne ho tanti gratis.Prima,da giovane usavo il metaldevil ngm.Quante storie mi ricorda,era coinvolgente,lo usavo ovunque,mi estraniava dal mondo,in strada, in auto, nei locali.Ricordo che una voltanon essendomi accorto che ero in mezzo alla strada fui investito e finii all’ospedale.Nella degenza ebbi tempo di leggere tanti giornali,in un articolo si parlava di un pazzo checamminando in mezzo alla stradadistratto dal suo cellulare,aveva provocato tre incidenti gravi ed era scomparso,adesso era ricercato per aver provocato gli incidenti e per omissione di soccorso,… da pedone…

  • Anonimo – Tempi Moderni

    Per favore smettiamola. Smettiamola di prenderci tutti in giro con Facebook, Whatsapp e stronzate varie. Smettiamola di pensare che un “mi piace” sia più importante di un “ti voglio bene”, che un messaggio “chilometrico” sia più emozionante di una lettera scritta a mano, con indirizzo, città e francobollo. Abbiate le palle di andare di andare dalla persona che vi piace, dall’amico con cui avete discusso, dal genitore deluso, e parlate. Cazzo, parlate. La bocca, gli occhi, le mani non servono per digitare o guardare uno schermo, servono per baciare, guardare, toccare. Basta volerlo. E smettiamola di prendere sempre la strada più semplice con un messaggio, un cuore in bacheca e cavolate varie. Smettiamola. Apriamo gli occhi e allontaniamoci dalla monotonia e dalla banalità. Guardiamole le persone. Negli occhi.