Alexandre Cuissardes – Vita
È vero che la vita delle persone è sacra, ma a volte vengono costrette a vivere così male che forse preferirebbero una fine veloce e dignitosa.
È vero che la vita delle persone è sacra, ma a volte vengono costrette a vivere così male che forse preferirebbero una fine veloce e dignitosa.
Siamo come frecce scagliate nel cielo: per quanto il nostro viaggio possa sembrare lungo siamo destinati a cadere.
Ti ricorderai di quei momenti. Ti ricorderai di una semplice giornata passata a ridere e scherzare. Ti ricorderai di chi senza far rumore è entrato nella tua vita. E te ne ricorderai quando senza far niente ti ha lasciata uscire con altrettanto silenzio. Ti ricorderai, perché non è il tempo trascorso assieme a definire un ricordo, ma la qualità di esso. Non servono anni vicino a qualcuno per poter dire che ti ha lasciato qualcosa. Bastano anche pochi momenti validi. E se anche oggi non è più accanto a te, per qualsiasi motivo quella persona se ne sia andata farà parte di te, sempre.
Se i politici trovassero il modo di far votare i computer invece che le persone molti dei dipendenti pubblici verrebbero licenziati in breve tempo.
Provare dolore fa male, ma fa ancor più male non poterlo esprimere e tenerselo dentro fino a farlo scoppiare per poi trasformarlo in tragedia.
Vivo. Anche a costo di morire, ma vivo. Perché in fondo cos’è la vita non vissuta? Altro non è che l’esistere. Ma se esisto non vivo e se non vivo sono morto. Dunque vivo.
Chi non preferirebbe perdere un braccio, piuttosto che mettere in gioco, con angoscia e tremore, la vita?