Alexandre Dumas – Frasi Sagge
Vi sono uomini dei quali la natura tira quante copie vuole, senza stancarsi mai.
Vi sono uomini dei quali la natura tira quante copie vuole, senza stancarsi mai.
Dobbiamo cercare di arrivare a guardare ciò che possediamo con gli occhi con cui lo guarderemmo se lo perdessimo. Pensare: “e se lo perdessi?” È l’unico modo per apprezzarlo e renderci conto della sua bellezza.
La cosa più difficile al mondo è dire pensandoci quello che tutti dicono senza pensare.
Un uomo sano di mente è uno che tiene sotto chiave il pazzo interiore.
Riflettendoci per un bel po’, ho capito: noi non beviamo per dimenticare, noi beviamo per ampliare, un ricordo, un’emozione, un momento. Già, fondamentalmente, quando beviamo, tutte queste girandole di stati d’animo, si ampliano, diventando molto più nitidi e vissuti con molta più leggerezza. Poi però, passato l’effetto boomerang o meglio la “sbornia allegra”, il pensiero, il ricordo o l’emozione che ci affliggeva è sempre lì, che ci tormenta, forse anche in un modo o in una forma più tosta di prima. Ma che ci volete fare, siamo essere umani, è la nostra natura farci del male, è come se pensassimo, che per poter godere di un momento felice, prima, dovessimo provare dolore, e la questione mi rode, per il semplice fatto che non riesco a dare una spiegazione a questo comportamento. Però una cosa la so o meglio una certezza ce l’ho: non è questa la soluzione, non servono le piombe, non serve star male, l’unico modo per sconfiggere i momenti bui e avere dei momenti di felicità, sta nell’abbraccio delle certezze, nell’andare avanti e nel continuare a vivere.
Chi manovra sarà manovrato.
Non fermare la vita per sempre, rifletti un minuto e salvala.
Dobbiamo cercare di arrivare a guardare ciò che possediamo con gli occhi con cui lo guarderemmo se lo perdessimo. Pensare: “e se lo perdessi?” È l’unico modo per apprezzarlo e renderci conto della sua bellezza.
La cosa più difficile al mondo è dire pensandoci quello che tutti dicono senza pensare.
Un uomo sano di mente è uno che tiene sotto chiave il pazzo interiore.
Riflettendoci per un bel po’, ho capito: noi non beviamo per dimenticare, noi beviamo per ampliare, un ricordo, un’emozione, un momento. Già, fondamentalmente, quando beviamo, tutte queste girandole di stati d’animo, si ampliano, diventando molto più nitidi e vissuti con molta più leggerezza. Poi però, passato l’effetto boomerang o meglio la “sbornia allegra”, il pensiero, il ricordo o l’emozione che ci affliggeva è sempre lì, che ci tormenta, forse anche in un modo o in una forma più tosta di prima. Ma che ci volete fare, siamo essere umani, è la nostra natura farci del male, è come se pensassimo, che per poter godere di un momento felice, prima, dovessimo provare dolore, e la questione mi rode, per il semplice fatto che non riesco a dare una spiegazione a questo comportamento. Però una cosa la so o meglio una certezza ce l’ho: non è questa la soluzione, non servono le piombe, non serve star male, l’unico modo per sconfiggere i momenti bui e avere dei momenti di felicità, sta nell’abbraccio delle certezze, nell’andare avanti e nel continuare a vivere.
Chi manovra sarà manovrato.
Non fermare la vita per sempre, rifletti un minuto e salvala.
Dobbiamo cercare di arrivare a guardare ciò che possediamo con gli occhi con cui lo guarderemmo se lo perdessimo. Pensare: “e se lo perdessi?” È l’unico modo per apprezzarlo e renderci conto della sua bellezza.
La cosa più difficile al mondo è dire pensandoci quello che tutti dicono senza pensare.
Un uomo sano di mente è uno che tiene sotto chiave il pazzo interiore.
Riflettendoci per un bel po’, ho capito: noi non beviamo per dimenticare, noi beviamo per ampliare, un ricordo, un’emozione, un momento. Già, fondamentalmente, quando beviamo, tutte queste girandole di stati d’animo, si ampliano, diventando molto più nitidi e vissuti con molta più leggerezza. Poi però, passato l’effetto boomerang o meglio la “sbornia allegra”, il pensiero, il ricordo o l’emozione che ci affliggeva è sempre lì, che ci tormenta, forse anche in un modo o in una forma più tosta di prima. Ma che ci volete fare, siamo essere umani, è la nostra natura farci del male, è come se pensassimo, che per poter godere di un momento felice, prima, dovessimo provare dolore, e la questione mi rode, per il semplice fatto che non riesco a dare una spiegazione a questo comportamento. Però una cosa la so o meglio una certezza ce l’ho: non è questa la soluzione, non servono le piombe, non serve star male, l’unico modo per sconfiggere i momenti bui e avere dei momenti di felicità, sta nell’abbraccio delle certezze, nell’andare avanti e nel continuare a vivere.
Chi manovra sarà manovrato.
Non fermare la vita per sempre, rifletti un minuto e salvala.