Alfonso Gatto – Ricordi
Bei monti della sera azzurro è il mio passato.
Bei monti della sera azzurro è il mio passato.
Guardare senza vedere è come sognare senza ricordare.
Non si è mai immuni da un ricordo. Mai al sicuro, mai abbastanza lontani. I ricordi a volte dormono a lungo, ingannano la nostra memoria, e ci sorprendono con le loro incursioni inaspettate, inimmaginate. Mi sentivo invincibile, finalmente; al riparo da quei tumulti ciclopici e dirompenti. E tutto ad un tratto, mi ritrovo travolta da un ricordo! Improvviso, inatteso, ha schiantato tutta l’energia dell’onda del tempo su di me, travolgendo respiro, pelle, illusioni, certezze. Mi ha sorpreso alle spalle, mi ha ingoiato. Dove sono, adesso? Forse nel suo ventre, forse nella tela folle della mia mente, che aggrovigliata si contorce in atroci spasmi emotivi! E i pensieri sono caleidoscopi indistinti, che velocissimi proiettano sensazioni ancora troppo vive per poterle sconfiggere, pulsanti in tutto il loro crudele esistere ancora. Lacrime! Lacrime gridano in questa ribelle sconfitta. Il respiro abbandona le mie ali lacere.
Ed ogni qual volta apro la finestra del cuore diventi vento che mi respira nei pensieri.
Ricordare è come quando cadi, ridi in quel momento ma poi piangi, perché insieme ai bei ricordi riaffiorano anche i brutti.
Il mio Passato, tutto lì, inciso sulla mia pelle sotto forma di cicatrici, lunghe e corte, alcune più chiare, quasi invisibili, altre più fresche, rosse, molto in vista… molto dolorose… linee su linee… ogni una un ricordo, ogni una storia… un dolore.
Il tempo tiranno passa in fretta, resta tutto un magico ricordo.