Alina Carenza – Stati d’Animo
Scrivo della libertà nella prigione mia.
Scrivo della libertà nella prigione mia.
Ho abbassato la voce quando c’era da urlare, sono rimasta in silenzio avendo mille cose da dire, ho riposto la spada nel fodero li dove invece avrei dovuto combattere, e tutto questo per sentirmi dire, “non cambierai mai”
Malgrado gli anni e le distanze, ci sono persone che non si dimenticheranno mai.
Di cuori se ne incontrano tanti durante la strada. Incontri cuori capaci di amare, di pensare più al tuo che al loro bisogno. Cuori pronti a spezzarsi per la voglia di rischiare. Cuori puliti, feriti e pieni di cicatrici, quelle cicatrici che li rendono “unici”. Poi incontri anche cuori poveri, aridi e privi di sentimenti. Cuori freddi e calcolatori. Cuori egoisti e pronti a vantarsi solo di altri cuori conquistati e poi spezzati.
Custode del mio tempo, naufrago nelle ora intessute di vita e raccolgo pezzi di cuore sparsi sui graffi dell’anima.
C’ero io e c’era ciò che mostravo al mondo. Ora ci sono solo io, senza più maschere… e mostro fiera ciò che sono e ciò che sento.
La profondità dei pensieri non si può riflettere, la si può sentire con i battiti del cuore.