Ambrose Gwinnett Bierce – Frasi d’Amore
Cupido: il cosiddetto dio greco dell’amore. Questa creazione bastarda di una fantasia barbara…fra tutte le invenzioni brutte e improprie, è la più irragionevole e offensiva.
Cupido: il cosiddetto dio greco dell’amore. Questa creazione bastarda di una fantasia barbara…fra tutte le invenzioni brutte e improprie, è la più irragionevole e offensiva.
– Stai piangendo? – No – Allora perché non mi guardi mentre ti parlo? – Perché sono sicura che se lo faccio finirei tra le tue braccia. – Non ti piace? – Sì – e allora? Non ti mangio mica, eh. – Sto cercando di essere arrabbiata con te, ma è inutile non ci riesco. Ciò che provo per te e più forte.
Vivo dei brandelli di sorriso che ogni tanto mi dai.
Se sapessi scrivere tesserei le tue lodi e ne farei una poesia. Se sapessi disegnare…
Realizzai quanto mi fosse mancato fare l’amore con lui, Realizzai che volevo vedere il suo viso di nuovo, volevo averlo, volevo mangiarlo, volevo essere sazia di lui. Ma soprattutto realizzai che non avevo mai smesso di amarlo. Non avevo mai smesso di amare lui. Non avrei mai amato nessun’altro come amavo lui. Perché lui era il primo e lo sarebbe stato per sempre, mentre rotolavamo e lui spingeva in me gli presi il viso tra le mani e dissi “Non ho mai smesso di amare te, Non ho mai tolto un pensiero a te, Non ho mai smesso.” Sapevo che sarebbe finita, che appena usciti da questa stanza saremo tornati a vivere la nostra vita, come se niente fosse accaduto, ma non volevo pensarci, perché questa notte ci apparteneva. Ritornai con la mente a quelle sere in cui facevamo l’amore. Si appoggiò a me e, quando chiusi gli occhi, capii che tutto quello che desideravo era tenerlo tra le mie braccia. Per sempre. Non volevo pensare che tutto tra poco sarebbe finito. Facevo l’amore con lui. Dopo tanto tempo. E mi sentivo viva. Un fuoco. Un’ardore che mi scoppiava dentro. Ero felice. Felice come non lo ero mai stata in vita Mia.
Tutte le volte che andavo via lasciavi sulle mie labbra il sapore della tua anima,…
C’è una strada che va dagli occhi al cuore senza passare per l’intelletto.