Ambrose Gwinnett Bierce – Stati d’Animo
È un sentimento che sta a metà strada fra il beneficio ricevuto e quello previsto o atteso.
È un sentimento che sta a metà strada fra il beneficio ricevuto e quello previsto o atteso.
E sono le mie tempeste interiori a render la mia vita straordinariamente imprevedibile.
Ho l’anima antica. Non amo il cellulare, i messaggi. Ma guardare gli occhi, respirarne l’anima di ogni singola parole. Adoro il muovere lento delle mani e il profumo della carta intrisa di inchiostro. Le case in cui si impasta ancora il pane così come a farci l’amore. Amo i cavalli e quel modo tutto loro di muoversi, come sempre in attesa di un appuntamento; e quell’idea di libertà che ti donano sempre, anche dietro un misero recinto. Amo i fiori e le parole dolci, le canzoni e le dediche. Amo chi mi fa arrossire, ma il complimento deve esser garbato. E non dimentico. Ricordo a lungo. Ricordo per sempre.
Non esistono addii.Esistono solo arrivederci più lunghi.
Amo l’autunno, con la sua pioggia di foglie accartocciate. Il vento è amico, ancora tiepido, e aiuta a lasciar andare le cose superflue. Ecco, bisognerebbe fermarsi e capire, cosa vogliamo essere nella vita dell’altro? Chiediamocelo.Chiediamoci se vogliamo essere foglia rinsecchita, seppur colorata, che vola via per sempre, o linfa vitale, radice che sostiene tutta la vita l’albero, facendolo fiorire nelle promesse della primavera sognata in inverno.
A volte, quando mi chiedono come sto, non rispondo né bene né male. Rispondo che mi sento come il vento.
Ci si sente soli anche in mezzo alla folla se ti manca una sola persona.