La fame sono io. Per fame, intendo quel buco spaventoso di tutto l’essere, quel vuoto che attanaglia, quell’aspirazione non tanto all’autopica pienezza quanto alla semplice realtà: là dove non c’è niente, imploro che vi sia qualcosa.
Io sono istinto puro e non voglio conoscere la ragione.
Nel suo sguardo s’intravedeva un’anima piena di lividi, ma questo particolare la rendeva veramente affascinante.
Beata la mia pazzia, in lei io mi riscopro più viva che mai.
Gli occhi sono come le bocche, non servono parole per capirsi. I primi s’incrociano, le…
Vorrei essere un fiore, poter irradiare la sua freschezza, il suo splendore, il suo colore……
Lei era bella perché il suo volto era l’immagine della sua stessa anima.