Amos Zangrandi – Stati d’Animo
Io sono il greto del fiume.
Io sono il greto del fiume.
Anche sotto la pioggia puoi vedere l’arcobaleno!
Per salvare la nostra felicità a volte diveniamo esseri ignobili. Quante verità vogliamo che rimangano sotto la polvere, perché preferiamo bendarci la vista pur di salvare i nostri disegni, e la triste realtà è che impariamo a conviverci con quelle finte realtà, pensando che il tempo rimargini quelle ferite che non abbiamo voluto curare; eppure sappiamo bene che quelle parole non dette, non ci hanno salvato affatto, ma ci hanno solo concesso una lenta morte. È così una bugia: scava in fondo all’anima e, quando l’hai capito, ti abbandona con la ferite ancora aperte.
O sale o scende il sole, l’orizzonte si tinge di rosso e tutti si commuove, perché inconsciamente s’incontra con Dio.
Ci sono occhi che guardano ma non vedono, ci sono sguardi che non parlano ma esprimono più delle parole.
Mando tutti via, perché ho paura di essere salvato. Preferisco essere monarca dell’irreale che suddito del banale.
Non posso cambiare il mondo. Ma posso cambiare il mondo dentro di me.