Analìa Scarpone – Ricordi
Il passato è quella parte della nostra vita sulla quale non ci metteremmo più piede.
Il passato è quella parte della nostra vita sulla quale non ci metteremmo più piede.
I nostri passati sono così simili. Così simili. Sono passati di ricordi che assomigliano a vetri appannati dall’umidità dell’autunno. Possiamo scriverci il nome sopra e annullarli.
Ogni istante che passa davanti ai nostri occhi, è già per se un ricordo.
Voglio tornare bambina, quando ero piccola era tutto più semplice: si giocava a nascondino o saltellando con un piede dentro dei quadrati disegnati con il gesso sui marciapiedi. Adesso l’unico gioco che sembra andar di moda è essere bugiardi. L’amore poi, grandi promesse fatte con il cuore, un “ti amerò per sempre” suggellato da una stretta di mignoli era il miglior giuramento che si potesse fare o ricevere! Invece adesso, tutti a promettere e nessuno a mantenere: troppi “ti amo” detti a casaccio che poi durano meno di niente. Quando si è piccoli si passa la maggior parte del tempo a dire “non vedo l’ora di diventar grande” ma poi grande ci diventi davvero! Peccato che dopo non si possa dire “non vedo l’ora di tornar bambina” perché una volta andata la dolce età non torna più.
Il ricordo è una frattura all’osso dell’oblio.
Ciò che lascia di sé non è un profumo, un ricordo o la sua impronta sul cuscino, ogni volta che andava via lui mi lasciava sempre se stesso.
Vivere di ricordi significa non avere il coraggio di voltar pagina.