Anastasio Alberto Ballestrero – Religione
Sforziamoci attraverso il nostro lavoro, di essere i collaboratori di Dio.
Sforziamoci attraverso il nostro lavoro, di essere i collaboratori di Dio.
Chi ha scelto di fidarsi dell’Amore di Dio, ha riempito il proprio io di una ardente e viva fede, riuscendo a vedere e capire oltre le apparenze, trovando le chiavi per aprire le porte chiuse da quelle persone che aprono solamente gli armadi per scegliere quale ego indossare per intonarlo allo stile delle maschere che nascondono la vera faccia che hanno.
Nel 1951 un discepolo chiese a Paramahansa Yogananda: “Signore, quando non potremo più vedervi, ci sarete vicino come ora?” Il Maestro sorrise amorevolmente e rispose: “A chi mi penserà vicino, io sarò vicino”.
Non si può imporre a nessuno di credere. La fede in Dio è come l’amore, nasce liberamente e improvvisamente nel cuore. L’anima sente la forza, sente le emozioni; non si può descrivere a parole ma si può capire il senso di tutto attraverso l’incontro con Gesù.
Figliola mia, non abbiatevi a male di quello che dirò; pensate solo che certe volte la vita ha crudeli necessità, e bisogna sottomettervisi.
A che scopo cuocere se la pentola è sporca? A che servono le pratiche religiose se il cuore non è pulito?
Chi di noi è credente lo è per la Pasqua di Cristo, cioè per il suo essere morto e risorto per noi.