Anastasio Alberto Ballestrero – Religione
Sforziamoci attraverso il nostro lavoro, di essere i collaboratori di Dio.
Sforziamoci attraverso il nostro lavoro, di essere i collaboratori di Dio.
Credo che uno degli errori madornali di Gesù Cristo, sia quello di credere che le parole, le opere, modifichino la realtà (si avvera quello che è scritto). I falò dei libri, bruciati anche per questa convinzione considerandoli vanità, non cambiano le idee. O scriverne di altri secondo i propri desideri e non secondo la verità (che comunque hanno diritto di esprimersi) non cambia quello che è e non lo modificano. Vedere cause ed effetti è una qualità che non si acquisisce divorando lo spirito, l’energia di chi si uccide, anzi si nega in questo modo, crollando sotto il peso insostenibile dell’ingordigia. È qualcosa di innato e onesto che vive da se stesso, non secondo le qualità altrui messe come maschere. Desiderare che sia il contrario, nemmeno la parola creatrice lo potrebbe mai rendere reale, senza estinguere persino se stessa.
La lode può aiutarci a riempire il tempo della preghiera nonostante la povertà delle parole.
L’atteggiamento della religione verso la medicina, come verso la scienza, è sempre inevitabilmente problematico e molto spesso inevitabilmente ostile. Un credente moderno può dire ed anche credere che la sua fede è del tutto compatibile con la scienza e la medicina, ma il fatto imbarazzante sarà sempre che l’una o l’altra hanno la tendenza ad infrangere il monopolio della religione.
Dio non è che l’immagine di qualche cosa, principio, forza, idea, spirito, volontà, che noi non possiamo concepire né nominare.
La vita ci è stata data per conoscere Dio; la morte per incontrarlo.
Il pensiero della non esistenza di Dio non ha mai spaventato nessuno, ma è terrorizzante invece pensare che ne esista uno come quello che mi hanno descritto.