Anastasio Alberto Ballestrero – Religione
C’è sempre dentro di noi la tentazione di non accettare di essere salvati gratuitamente.
C’è sempre dentro di noi la tentazione di non accettare di essere salvati gratuitamente.
La bestemmia è la cosa più insulsa che uno possa dire, perché se non crede in Dio perché offendere le persone che ci credono? Se, invece ci crede, ha ancora meno senso dato che offende il suo Dio. Ma in ogni caso invece che offendere un qualcosa guardiamo la nostra impotenza le nostre colpe e i nostri rimedi. La bestemmia è una scusa come può esserlo la religione, riprendiamoci le nostre responsabilità.
Non mi fermerò mai dall’aiutare ed amare le persone come ha chiesto Gesù.
L’umanità si è messa a girare le sue macchine e, vedendo che ne sgorgava oro, ha esclamato: è Dio! E quel Dio, essa lo mangia!
Dio è all’inizio, non mai alla fine.
Nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza è urgente un coraggioso impegno per educare a una fede convinta e matura, capace di dare senso alla vita e di offrire risposte convincenti a quanti sono alla ricerca di Dio.
Gesù non ha dato la vita per fare della croce e del suo corpo straziato il simbolo di una cultura in contrapposizione ad altre. Gesù è morto in croce per unire, non per dividere. Per il cristiano la croce è un oggetto di culto, non un gioiello da sfoggiare o un arredo. Ciò che scandalizza è usare Dio, il cristianesimo, il crocifisso per altri motivi che non siano quelli per i quali Gesù ha dato la vita.