Andrea Asaro – Frasi d’Amore
Quando due anime si amano alla follia, niente e nessuno li può fermare.
Quando due anime si amano alla follia, niente e nessuno li può fermare.
Dirsi ciao o meglio addio, voltarsi e nascondersi le lacrime che scendono giu dal viso e poi dar colpa al vento, promettersi di restare amici ma sapere che non è possibile questa è la fine di un amore che si credeva durasse un eternità.
Prima di amare, io non ho mai vissuto pienamente.
Quando conosci le più recondite sfumature dell’animo di un’altra persona, le sue più impercettibili espressioni del viso, tutte le sue debolezze ed insicurezze e le sue emozioni e sensazioni ti attraversano come se le provassi tu stesso. È questo che chiamerei amore.
Siamo arrivati a un punto nella nostra evoluzione in cui è diventato normale odiare e strano amare. E questo ci dovrebbe far capire molte cose.
Triste è la sera, tenue il risveglio della luna lontana a est. I miei pensieri porta a raccolta guardando mille occhi luminosi ed occhieggianti, le stelle della Dea Nut.Sempre lontano, perduto il mio sguardo circondato da mille silenzi ed i suoni della notte rammentano giorni lontani, perduti.Seguendo il percorso già tracciato tante e tante volte, i ricordi riaffiorano tenendomi per mano, la strada risulta più tortuosa, ed il mio piede incespicando nella dura pietra lavica, fa ondeggiare il mio corpo.Appoggiandomi al bastone ritrovo il senso, perché la guida sia più sicura.Traendo il respiro guardo Te, stella lontana, che segui passo passo e segni la mia Via. La una duna, la una pietra, lacerata, segnata dal vento incessante e dal calore del sole, la una pianta di datteri ed un pozzo ove attingere ed estinguere la mia sete inestinguibile, Dove sei?Ti ho inseguita per mille giorni, infiniti minuti, migliaia e migliaia di ore, sempre alla ricerca di Te, ed i miei piedi stanchi dei calzari, non trovano ancora ove riposare.Il mio mantello polveroso di viandante e consunto dal sole caldo e inesorabile sulla mia schiena non è riuscito a piegare la mia mente, né la stanchezza le mie ginocchia che continuano a portare avanti le mie gambe. Ma Tu hai dato la forza al mio corpo che poco sa nutrirsi se non di bacche e frutti della terra. Tanto tempo è passato. Tanto il tempo, scandiva il mio andare alla ricerca di te. Ancora le aride pietre del deserto, la sabbia, segnano la mia Via che porta a te.Ora più desti i sensi ed i ricordi ritrovati, vengo a bussare alla Tua porta. La nella valle, ove scorre il ruscello di limpida acqua, lo stagno ove gracidano le rane e gli ibis posano le lunghe zampe, mentre la stele granitica allunga la sua ombra, tu sei.
Ho capito che chi ti vuole bene non si dimentica di te, ho capito che…