Andrea Cacciavillani – Musica
Le note sono evanescenti, durano poco, possono vivere solo qualche istante come gli spermatozoi e poi diventano inutili per qualunque creazione.
Le note sono evanescenti, durano poco, possono vivere solo qualche istante come gli spermatozoi e poi diventano inutili per qualunque creazione.
Il suono di una chitarra elettrica entra dalle orecchie e rimbomba nella testa, il suono di un pianoforte, invece, entra dalle orecchie e passa per il cuore.
Quella gioia che ti fa scoppiare il cuore, che ti fa piangere. Quella felicità che fa nascere un sorriso e una risata dal profondo, così indomabili che non puoi trattenerli. Io tutto questo lo chiamo meraviglia. Quel sentirsi parte di qualcosa di straordinario che ti riempie la vita, che le dona una senso. Non sapere altrimenti perché sei al mondo. La meraviglia, un posto nel mondo me lo da la Musica. E non importa se tutto questo è scontato, se è la rivisitazione di un centinaio di dichiarazioni d’amore e devozione già fatte. Io so che la musica da senso alla mia vita, che sono nata per sentire ciò che mi dona, per averla accanto e che è l’unica cosa senza la quale non vivo. Al solo pensiero di non sentire quella meraviglia l’unica cosa che faccio è piangere e pregare Dio affinché continui ad onorarmi della sua presenza. La musica dona meraviglia, sempre. Chi non la sente, non vive al meglio. La musica va vissuta, va sentita, va urlata, cantata, con le lacrime agli occhi, con un sorriso stampato sul viso, ridendo così tanto da non respirare. Amo la musica come nessuno mai ha amato, ama e amerà qualcun altro.
Musica e solitudine, che sinfonia di emozioni.
La musica è parte di noi, e nobilita o degrada il nostro comportamento.
Ascolti certe canzoni e poi ti entrano dentro come le note in un pentagramma.
Il momento più triste dello spirito è quando non si ha bisogno di musica.