Andrea Cometti – Religione
Io e Dio siamo spesso in disaccordo, ma entrambi proviamo profondo rispetto l’uno per l’altro.
Io e Dio siamo spesso in disaccordo, ma entrambi proviamo profondo rispetto l’uno per l’altro.
Credo che ognuno di noi nella vita incontri il Divino, collegandosi alla parte più profonda della sua anima. E la percezione di ciò che metafisicamente ci sfugge e ci sovrasta è molto soggettiva e dipende molto dalla sensibilità di ciascuno di noi. Rispetto le persone religiose, ma le religioni come fede organizzata non mi convincono affatto: i rituali per tutti, le icone per tutti, i santuari per tutti, i precetti per tutti, i dogmi per tutti nulla hanno a che fare con Dio. Dio è nei recessi della nostra anima, e stabiliamo con Lui un rapporto profondo ed esclusivo che non si può condividere con nessuno e in nessun rito. Dunque il fatto che io non abbia una religione non significa che io non abbia un Dio.
Stiamo in silenzio davanti a Dio per aiutarci a ritrovare “il cammino del nostro cuore”.
L’eterno entra nel tempo, il tutto in un frammento, Dio assume il volto dell’uomo.
Un quadro in una chiesa è come una candela in una stanza buia, serve a vedere meglio. È il ponte tra noi e Dio. Ma non è una candela protestante o cattolica. È una candela e basta.
Dopotutto significa dare un bel peso alle proprie opinioni se per esse si fa cuocere vivo un uomo.
La Chiesa comincia dove finisce la povertà.