Andrea D’Auria – Tempi Moderni
A cosa servono le emoticon? A far credere che fai ciò che scrivi.
A cosa servono le emoticon? A far credere che fai ciò che scrivi.
In passato c’è stato chi ha dato la vita anche per gli altri italiani. Oggi invece c’è chi la vita la perde a causa degli altri italiani.
Nell’era del fast food, dell’outlet, del low cost, del discount, il sentimento avreste dovuto lasciarlo fuori.
Non ci manca più nulla in questa epoca, abbiamo tutto tranne che noi stessi.
Si stava meglio quando si stava peggio, per alcuni il passato è sempre più grande, il futuro poi ci riserverà grosse novità e grandi miglioramenti, purtroppo è il presente che fa schifo.
La moda è qualcosa di barbaro, perché produce un’innovazione senza ragione e un’imitazione senza beneficio.
Un tempo si scattavano fotografie per immortalare momenti importanti: un bacio, un abbraccio, erano momenti catturati per avere un ricordo con cui piangere, ricordare, rimpiangere. Oggi si scattano foto per metterle su Facebook al fine di dimostrare qualcosa a qualcuno. Un tempo vedevi una persona e te ne innamoravi, ti innamoravi del suo sguardo, del suo modo di parlare, di muoversi, di sorridere, e stavi giorni, settimane o mesi a pensare a come poterti dichiarare a quella persona così importante ma così irraggiungibile. Oggi invece vedi una bella ragazza, l’aggiungi su Facebook, ci chatti, le dici qualcosa di carino, ti ci vedi e voilà inizia il giro interminabile di foto, tag e roba varia. Sembriamo tutti articoli di un catalogo chiamato Facebook. Tutto ciò inizia a non piacermi. Facebook rovina la spontaneità dei sentimenti!