Andrea D’Auria – Tristezza
È tanto brutto essere ignorati quanto è difficile farlo…
È tanto brutto essere ignorati quanto è difficile farlo…
Sono convinto che il dolore sia necessario serve per affrontare la vita, gli anticorpi del male per combattere lo stesso male, che inevitabilmente entra di prepotenza a essere parte integrante della nostra vita. Si arriva a una soglia oltre la quale il male cessa di essere tale, e solo cosi riusciamo a sopravvivere. Non penso che esistono persone immuni da esso, e tanto meno dirò il mio è peggio del tuo, per ognuno di noi il proprio male è quello peggiore, dilaniante e devastante, ma vi assicuro che quando la testa, lo stomaco e il cuore saranno saturi (e sarete ancora vivi come me) non lo sentirete più cosi forte da morirne, ma sarà sopportabile.
L’offesa ferisce, l’urlo colpisce e il silenzio uccide, quando si ama.
Ieri come scusa ho detto di essere stanca, oggi come scusa ho detto di essere triste, domani dirò sinceramente di essere stanca di essere triste.
Superato il limite del dolore, non versi più lacrime.
È una vita al confine la mia. Costantemente in cerca del mio baricentro, annaspo in questo grigiore che mi fa desiderare di cadere.
Non è vero che la solitudine è una scelta, la solitudine è una prigione in cui ci si rinchiude per paura della sofferenza.
Sono convinto che il dolore sia necessario serve per affrontare la vita, gli anticorpi del male per combattere lo stesso male, che inevitabilmente entra di prepotenza a essere parte integrante della nostra vita. Si arriva a una soglia oltre la quale il male cessa di essere tale, e solo cosi riusciamo a sopravvivere. Non penso che esistono persone immuni da esso, e tanto meno dirò il mio è peggio del tuo, per ognuno di noi il proprio male è quello peggiore, dilaniante e devastante, ma vi assicuro che quando la testa, lo stomaco e il cuore saranno saturi (e sarete ancora vivi come me) non lo sentirete più cosi forte da morirne, ma sarà sopportabile.
L’offesa ferisce, l’urlo colpisce e il silenzio uccide, quando si ama.
Ieri come scusa ho detto di essere stanca, oggi come scusa ho detto di essere triste, domani dirò sinceramente di essere stanca di essere triste.
Superato il limite del dolore, non versi più lacrime.
È una vita al confine la mia. Costantemente in cerca del mio baricentro, annaspo in questo grigiore che mi fa desiderare di cadere.
Non è vero che la solitudine è una scelta, la solitudine è una prigione in cui ci si rinchiude per paura della sofferenza.
Sono convinto che il dolore sia necessario serve per affrontare la vita, gli anticorpi del male per combattere lo stesso male, che inevitabilmente entra di prepotenza a essere parte integrante della nostra vita. Si arriva a una soglia oltre la quale il male cessa di essere tale, e solo cosi riusciamo a sopravvivere. Non penso che esistono persone immuni da esso, e tanto meno dirò il mio è peggio del tuo, per ognuno di noi il proprio male è quello peggiore, dilaniante e devastante, ma vi assicuro che quando la testa, lo stomaco e il cuore saranno saturi (e sarete ancora vivi come me) non lo sentirete più cosi forte da morirne, ma sarà sopportabile.
L’offesa ferisce, l’urlo colpisce e il silenzio uccide, quando si ama.
Ieri come scusa ho detto di essere stanca, oggi come scusa ho detto di essere triste, domani dirò sinceramente di essere stanca di essere triste.
Superato il limite del dolore, non versi più lacrime.
È una vita al confine la mia. Costantemente in cerca del mio baricentro, annaspo in questo grigiore che mi fa desiderare di cadere.
Non è vero che la solitudine è una scelta, la solitudine è una prigione in cui ci si rinchiude per paura della sofferenza.