Andrea De Candia – Anima
La mia figura è un’acqua solida versata nel bicchiere incorporeo dell’aria.
La mia figura è un’acqua solida versata nel bicchiere incorporeo dell’aria.
Parole che hanno lasciato un segno nel cuore, ed ora vada come deve andare, perché…
Non ti vedevo cosi bene da più di un mese. O forse no. Non lo…
Non sono ne giada ne topazio, sono una pietra grezza come un ciottolo qualsiasi, che magari nessuno può degnare di uno sguardo. Non sono semplice io, ci vuole tempo e cura per levigarmi, non ho bisogno solo di parole dolci o di vezzi. La vera abilità è nel sapermi trattare, nel farmi tremare, con uno sguardo o con una carezza, non ho bisogno di parole, ho bisogno di carezze.
La sensibilità è propria di chi la possiede nascondendola dietro ad un sorriso.
E penso, mi dico sempre che devo smettere di farlo, ma poi riprendo e allora mi dico: “provo a farlo con distacco”; ma non riesco, perché non si possono razionare e dosare i pensieri e le parole che ne derivano; perché io sono così, le cose che mi vengono in testa le devo tradurre in parole ed esprimerle, e se mi faranno male?Pazienza, meglio godere di ogni mio “pensiero”, di ogni mio momento. Certo potrò restare ferita ma mi rialzerò e anche se a molti sembrerà che sia troppo tardi, ricomincerò e continuerò, a costo di rimanere disillusa, ma non lascerò “passare” il tempo a chiedermi se ti ho ancora o se ti ho perso.
L’aria è il preavviso del cielo.