Andrea De Candia – Stati d’Animo
Sono unico, unico come l’altezza dei miei occhi da terra.
Sono unico, unico come l’altezza dei miei occhi da terra.
Anche se il tuo cuore va in frantumi, raccogli sempre i pezzi per poter comporre il puzzle del tuo destino.
Ciò che fa notte dentro può lasciare in noi le stelle.
Elemosina e compassione sono doni non graditi alla dignità.
Urla se vuoi, fallo pure, non sarò io a fermarti. Gridami tutta la tua rabbia addosso. Guardami raccogliere i miei pezzi a terra, e dopo che li avrò rimessi insieme distruggimi ancora. Fallo, se ti farà stare bene. Fallo e non pentirti mai. Ma quando avrai finito, ti prego, lascia che io vada. Perché c’è qualcuno che mi sta aspettando. C’è qualcuno che ha detto che sta venendo a prendermi, finalmente. Ma non per gridare ancora, non per farmi del male. Ma solamente, per abbracciarmi forte, tanto da non sentire più la tua voce. Talmente forte, da dimenticarmi perfino di te.
A volte sarebbe molto più semplice voltare le spalle e andarsene che restare. Sarebbe meno doloroso alla fine ma forse meno giusto. Quando si crede in qualcosa si lotta, e se si perde si perde a testa alta. Questa sono io!
La sofferenza c’insegna sia la felicità che la tristezza: è una lacrima che – nel rigare il volto – ci ricorda che siamo vita (chi siamo).