Andrea De Candia – Stati d’Animo
Essere forti significa non voler cedere neanche di un centimetro, nonostante si faccia sempre più sentire la stanchezza per l’aver lottato troppo.
Essere forti significa non voler cedere neanche di un centimetro, nonostante si faccia sempre più sentire la stanchezza per l’aver lottato troppo.
Il vizio è come un prurito. Sai che farà male, ma non puoi fare a meno di grattarti.
Quanto mi piace la notte. Li raccolgo quei piccoli spazi che non trovo durante le ore frenetiche del giorno, quei silenzi che mi mancano per raccogliere le idee. Ecco che le 01: 00 hanno scoccato e adesso finite le cose che il giorno impone, mi fermo e mi rilasso. Amo la notte, la amo perché riesco a guardarmi un secondo dentro, a cercarmi e spesso a trovarmi. Sono a un passo da me stessa… Mi sfioro e mi prendo cura di me. Così, in modo semplice e delicato. Semplicemente me.
Il disordine è nell’ordine mio naturale delle cose.
Non sopporto le persone che usano troppo spesso un “ci sentiamo” ad un “ci vediamo” o meglio ancora “vediamoci”. Ci sono troppi telefoni che squillano, troppe persone attaccate ad un “mi piace” a delle foto, status, link, troppi “mi manchi” scritti. Sono poche ormai le persone che provano a raggiungersi, poche quelle che danno ancora importanza ai dettagli, di un “mi piaci” sussurrato piano, quasi da impauriti. Poche persone ormai, come me, sprofondano in sguardi, in baci, in mani che si toccano.
Uso i periodi di merda per concimare il mio futuro.
Mi sento come il sostantivo “soqquadro”, solo in un mondo di regole, un’eccezione in un ordine costituito.