Andrea De Carlo – Vita
Abbiamo vent’anni… non possiamo continuare a immaginarci cose e accontentarci di tutt’altro solo perché ce l’abbiamo già davanti…
Abbiamo vent’anni… non possiamo continuare a immaginarci cose e accontentarci di tutt’altro solo perché ce l’abbiamo già davanti…
Avevamo un mondo tutto nostro, accomunati da un modo particolare di vedere le cose, un mondo vero, seppur solo nostro. Come amiche avevamo le strade che suonavano una musica diversa ogni qual volta le calpestavi, in base al tuo livello di serenità, in base al materiale della scarpa, in base al tempo; Come luce avevamo gli occhi degli altri che ti dicevano quello che pensavano di te senza muoversi di una virgola, ti facevano capire quando secondo loro ti saresti dovuto fermare per un attimo a riflettere su alcune cose. Come bussola avevamo la calma, oggetto utile e conveniente per compiere qualsiasi cosa, facevamo tutto con la nostra calma in tasca, persino correre e sorridere… va be, avete mai visto qualcuno correre di corsa? Come casa avevamo il silenzio, l’unico modo per sentirci tutti assieme uniti, una prova generale di come capirci senza fare una mezza mossa, e non ci fraintendevamo mai. Come vita avevamo i nostri sorrisi, non importava di che colore fossero o quanti respiri facessero, l’importante era vederne sempre molti. Il nostro mondo.
Bel risultato. A farmi stare in vita c’è solo la paura della morte.
Sembra che manchi sempre qualcosa.
Perché quando tu stai annegando non sai se conviene farti forza o lasciarti andare giù…
La parola è l’arma più pulita, ferisce senza sangue apparente.
Il mondo è una scena, la vita una rappresentazione: tu vieni, vedi e te ne vai.