Andrea G. Pinketts – Libri
Per tutte le donne ed ex tali che si sentono streghe, e per la mia mamma che ha stregato il mio papà con un sortilegio che ha generato un prodigio che si firma Andrea G. Pinketts.
Per tutte le donne ed ex tali che si sentono streghe, e per la mia mamma che ha stregato il mio papà con un sortilegio che ha generato un prodigio che si firma Andrea G. Pinketts.
L’ossessione del suicidio è propria di colui che non può né vivere né morire, e la cui attenzione non si allontana mai da questa duplice impossibilità.
Le coseVorrei scrivere di qualcosa di bello, magari non di particolarmente profondo, ma almeno spiritoso ed insieme aggraziato giusto per far sorridere chi leggerà, ma non mi viene in mente niente di simpatico, nice, si dice così. Mi scorrono davanti agli occhi immagini strane e confuse, ricordi velati dal tempo, storie che qualcuno mi ha raccontato, un’accozzaglia di colori riveste un’accozzaglia di sensazioni: niente digratificante.Sarà l’età. O l’ora tarda. È notte e sono sola in casa, perché tutti dormono profondamente e perciò sono come assenti. Non c’é un figlio con cui discutere, o peggio gridare – non se ne parla fra di noi di comunicare ragionevolmente, siamo troppo simili o troppo dissimili, non so-, non c’é marito con cui litigare per le spese di casa e i soldi che non bastano mai e per il figlio che non é venuto su come luivoleva o come io speravo, non c’é nessuno, solo ombre s’addensano nel corridoio, là dove sfuma la luce dello studio e l’unico rumore é il fruscio dei tasti del computer sotto le mie dita. (da “Le farfalle”)
Accavallò le gambe e si tirò su la gonna. Si può andare in paradiso anche prima di morire.
Sgranò gli occhi. “Questo sarebbe il tuo sogno? Diventare un mostro? “.”Non proprio”, risposi, rabbuiandomi alla parola che aveva scelto. Mostro, figuriamoci. “Più che altro, sogno di restare con te per sempre”.La sua espressione cambiò, resa mesta e dolce dal sottile dolore che m’incrinava la voce.”Bella”. Con le dita sfiorò il contorno delle mie labbra. “Starò sempre con te. Non ti basta?”Il sorriso mi si aprì sotto le sue dita. “Mi basta, per ora”.
Parte della letteratura umoristica tenta di essere rivoluzionaria, tenta di uccidere l’assurdità e di creare il buon senso. Può anche essere che il risultato pratico sia opposto.
Quegli addii un po’ dolci e un po’ amari.