Andrea Ingemi – Filosofia
Il nostro agirelinee profondetratteggia,arcani segnisolcano l’universoimprimendoil volto realeche ci illudiamodi rinnegare.
Il nostro agirelinee profondetratteggia,arcani segnisolcano l’universoimprimendoil volto realeche ci illudiamodi rinnegare.
Quando tutto sembra cupo, oscuro, buio, pensa che la notte finisce sempre e che le nuvole prima o poi se ne vanno per lasciar uscire anche solo un flebile raggio di sole.
Io ho imparato che me stessa è sacra, dato che nessuno ne ha mai avuto rispetto e cura, compresa io…
Gorgoni, Idre e Chimere, le atroci storie di Celeno e delle Arpie, possono riprodursi nel cervello superstizioso: ma esse erano già lì.Sono trascrizioni, tipi: gli archetipi sono dentro di noi e sono eterni. Come potrebbe accadere altrimenti che lo spettacolo di ciò che, al risveglio, sappiamo essere falso colpisca tutti noi? Forse che concepiamo il terrore per tali oggetti in modo naturale, considerandoli capaci di infliggerci di danni corporali? Oh, no, affatto! Questi terrori sono di origine più antica.Sono più antichi del corpo, ovvero, anche se non esistesse il corpo, sarebbero gli stessi… Che il genere di terrore di cui stiamo trattando sia puramente spirituale, che esso sia forte, rispetto alla sua mancanza di soggetto, che esso predomini nel periodo della nostra infanzia innocente, sono tutti problemi la cui soluzione potrebbe richiedere di penetrare in qualche modo nella nostra condizione ante-moderna e gettare perlomeno uno sguardo furtivo nella terra d’ombre della preesistenza.
Siamo un’opera d’arte, creata dal linguaggio della nostra mente.
Un libro chiuso non insegna nulla.
Metti una mano davanti al tuo viso e dimmi cosa vedi. “Vedo una mano, vedo la mia mano”. Purtroppo vedi solo la tua mano, non chi ti sta di fronte, quando vedrai oltre l’ovvio, capirai che è più importante quello che non riesci a vedere.