Andrea Polo – Desiderio
Seduto su di uno scoglio, da lontano guardai, e mi chiesi cosa fosse quella immensità che sovrasta la terra, e il cielo. Altre domande non seppi dare fin quando da quella immensità non fui catturato.
Seduto su di uno scoglio, da lontano guardai, e mi chiesi cosa fosse quella immensità che sovrasta la terra, e il cielo. Altre domande non seppi dare fin quando da quella immensità non fui catturato.
Che resistenza può opporre il mio corpo se la pentacrazia sensoriale mi conduce a te? Io sono solo un umile suddito nel regno della tirannia emozionale.
Sento forte, il desiderio e l’esigenza d’abbandonarmi ad un abbraccio, non importa da chi… purché sia sincero.
È sempre un immenso piacere riscoprire ogni volta il tuo volto, i tuoi occhi e le tue labbra.
Come il fior di Loto, che affonda le radici nel fango e si distende sulla superficie delle acque stagnanti uscendo da esse immacolato e bellissimo, anche la città di Napoli germoglierà sempre più bella e spendente. Io ci credo.
Dovremmo preoccuparci della perfezione?Non avrebbe senso. Non potremo mai raggiungerla, perché è nella nostra natura essere imperfetti.
Quando me ne andrò non mi volterò a guardarvi ma mi preoccuperò di sbattervi la porta in faccia.