Andrea Ricotti – Stati d’Animo
Lascio scorrere via le acque silenziose non curante del gorgogliare del mio stomaco rattrappito e nauseato da tutti i dispiaceri ingurgitati e mai digeriti.
Lascio scorrere via le acque silenziose non curante del gorgogliare del mio stomaco rattrappito e nauseato da tutti i dispiaceri ingurgitati e mai digeriti.
Inebriante piacere è per chi soffre distogliere lo sguardo dal proprio dolore e perdersi.
Accordo parole, strimpello versi, mi arrangio i testi senza seguir alcuna metrica; ad ogni do, anticipo un “no” ed il sol mi dà fastidio. Piena di bemolle e diesis, aspetto un la che dia vita al mio pentagramma interiore che non segue sinfonia alcuna, ma sa di marcia, ‘ché mi ritrovo ad andare per il mondo come fossi un soldato allineato ad un reggimento di cattivi pensieri e che non ha mai smesso, per tutta notte, di stare sull’attenti.
In alcuni momenti della vita è proprio l’oscurità della notte a permetterci di vedere dei riflessi che vale la pena vivere, e che la luce del giorno rendeva quasi insignificanti.
Io non sto dalla parte di chi ha ragione, io non sto dove “mi fa comodo”. Io penso, elaboro e poi dico la mia.
Cara attesa non restare seduta, alzati e vai pure tu, ora.
Molte volte hanno provato a mettermi a terra, a fermare il mio cammino. Troppe volte ho rischiato di arrendermi, perché scoraggiato e deluso, ma poi ho capito che così facendo avrei perso due volte: avrei persoil mio diritto alla vita e me stesso!