Angela Cicolari – Abuso
Il possesso non è amore, è distruzione, come l’avere in certi casi significa morte.
Il possesso non è amore, è distruzione, come l’avere in certi casi significa morte.
La qualità di una conoscenza, cioè quanto essa si avvicina al vero, assume importanza proprio se è prossima all’esatta descrizione della realtà e legge che osserva. Per la legge, più è esatta e più l’importanza è assoluta. Per altri che non sono la legge, l’importanza è relativa alla loro conoscenza.
Come possono le due antitesi per eccellenza, Dio e il Diavolo, odiarmi allo stesso tempo? In realtà la risposta è facile. La ciccia, o la luce che dir si voglia, mette tutti d’accordo, e chi prima era nemico, di fronte ad un’opportunità che sembra giovare ad entrambi, interrompono gli antichi rancori.
Tutto diventa strano quando non riesci più a distinguere la realtà da qualcosa che hai sognato… Viene sempre più voglia di chiudersi in casa e non uscire per evitare equivoci… Perché ostinarsi tanto quando tutto questo non fa altro che farmi del male.
Mi lascerei volentieri i torti e gli abusi alle spalle, ma prima devono interrompersi, per poter diventare passato.
Come ti fanno violenza: picchiare la vittima, distruggere l’autostima della vittima, spingere la vittima a sentirsi una fallita, la vittima deve sentirsi sempre a disagio e non essere sicura di niente, solo così comprenderà che il carnefice ha sempre ragione, così il carnefice potrà mantenere il controllo sulla vittima.
Sul lavoro spesso c’è chi commette abusi, quelli sessuali sono riprorevoli, ma la sottomissione dell’essere è la più ignobile.