Conto sulle dita quanti anni rimangono e vedo che nei numeri c’è stato un cambiamento: è stato scomposto un numero primo per offrire cibo più che abbondante nella mensa, offrendo un corpo sopra la tavola come fosse una torta di mele che, forse, conferisce eternità. Mi sorge spontanea una domanda da porre agli angeli e ai potenti sopra i cieli: vi è andato completamente di volta il cervello?
Le delusioni camminano pari passo con la nostra esistenza.
Alla fine siamo sempre qui solo a parlare di grandi cose. E poi nulla. A tutto questo parlare non segue nulla. Siamo intrappolati nel mondo che critichiamo, e non siamo capaci di cambiarlo. Appena possibile traiamo vantaggio dai disagi altrui, dalla sofferenza, dalla necessità. Appena possiamo, andiamo da un amico che crede in noi, e lo freghiamo.
Le parole sono finite, è il momento di ascoltare il silenzio e ritrovarsi.
Se segui l’istinto puoi commettere degli errori, se ti fai guidare dalla ragione li puoi limitare, ma se riesci ad ascoltare l’anima difficilmente ti potrai sbagliare.
Le parole più rovinate dal tempo e dalle cornici sono tre: amore, felicità ed intelligenza.
Le aspidi uccidono se stesse con il proprio veleno.