Angela Cicolari – Frasi Sagge
L’unica cosa che questa realtà accetta è l’onestà di fronte ad essa. Con le verità di comodo non si cambia il destino, con l’ostilità nel dare morte a chi non lo merita, si condanna tutta la realtà al crollo.
L’unica cosa che questa realtà accetta è l’onestà di fronte ad essa. Con le verità di comodo non si cambia il destino, con l’ostilità nel dare morte a chi non lo merita, si condanna tutta la realtà al crollo.
Forte non è chi non cade, ma chi cade e si rialza.
Chi possiede chiarezza nel giudicare, annienta ogni pensiero negativo.
Sono le azioni che spiegano l’anima e fanno muovere il destino. Non le parole. Un vero brutto colpo per chi crede di possedere la parola che crea dal nulla. Dio e cristo, il bianco e il rosso, o il nero e il rosso, che in fondo sono due stati di vita non molto diversi, segno degli apostoli del male, poveri esseri deviati, che divorano, squartano, macellano cuori, deportano, per costruire un regno, per creare una razza dagli innocenti assassinati, dalla bellezza invidiata, dall’intelligenza che li terrorizza e li ostacola. Conquistatori e soverchiatori di mondi, per liberarsi del bene e divorarlo, eliminare verità scomode, com’è natura immutabile del male che rappresentano. Quello che entra in circolo non cambia la natura, anzi da origine a mutazioni e malattie imprevedibili, nel ciclo vitale mutato per interesse, non per necessità. Per curare e sostenere questa abbondanza divorata, Dio e i suoi dovranno continuare ad uccidere, fino all’annullamento di tutto il Cosmo, in un tempo infinito, sotto la ferocia del tornaconto mascherata da giustizia.
Quale affermazione ha scatenato tanta malevolenza e desiderio di sangue? Che ha avuto bisogno di essere circondata il prima possibile, e sostenuta da un argine di controllo del pensiero degli angeli? Ah, si. “Cristo è il figlio del serpente”. È solo la verità che scatena… l’animosità.
Per molte cose non esiste soluzione, ma solo una cosciente e serena accettazione.
Chi sceglie la malvagità come forza edificatrice del suo regno, di un universo, non può salvare dal male che ha intrapreso e protetto, a suo danno, prevedendo fosse cosa buona e giusta, che ci fosse un ritorno, un profitto in virtù della sua autorità celeste. In tutto questo l’uomo non ha nessuna colpa, perché l’errore di calcolo e valutazione – confondere il “suo” spirito per l’essere, quindi il vestito per la persona, reputarli sullo stesso piano – sta molto più a monte, riguarda un potere più autorevole, nell’alto dei cieli.Una leggerezza nel calcolo avrà conseguenze anche su quello che credeva di ottenere, le profezie sugli ultimi tempi sono state sostituite da un’altra giustizia, che non appartiene né a Dio né al diavolo caduti squallidamente nell’abbaglio, e la conversione invece di cambiarla e invertirla, la renderà più forte e dirompente nell’unica legge imparziale che esista.