Angela Cicolari – Frasi sulla Natura
Dopotutto mi piace il mare, splendida e crudele distesa profonda. Vorrei bagnarmici i piedi.
Dopotutto mi piace il mare, splendida e crudele distesa profonda. Vorrei bagnarmici i piedi.
Non si va all’inferno per azioni che si subiscono, ma per quelle che si compiono.
La natura è benigna…ma quanno che sei natoera ciecache saresti rientrato da dove sei uscito.
Il vento è come la musica, allontana i pensieri.
A volte siamo troppo occupati a “salvare” o convertire gli altri, avvelenandoli, uccidendoli per prendere il loro destino e intelligenza, nell’insana macellazione, anche se fosse ordita e ordinata da Dio e le schiere di angeli, non diventa buona e opportuna, ma non ci accorgiamo di quello che annienterà noi, lo stesso male che l’Onnipotente fa passare per bene, per salvare i suoi e vestirli dell’innocenza massacrata (salvata). Una salvezza ipocrita è più imprudente e incerta rispetto a quello che si vorrebbe contrastare, come affrontare dei mulini a vento, mentre il vero rischio è un altro, che si lascia tranquillamente entrare nel futuro. Quello che erroneamente si definì “amore” è come il falso aspetto degli angeli, sarà la fine e l’estinzione nel nulla eterno di questo Mondo e degli altri.
Se l’oscenità, l’invidia, l’avidità, le brame e gli obiettivi della brutalità e della scaltrezza, di avere il potere e la luce ad ogni costo, non danno completamente i risultati sperati, lasciando anzi una traccia, effetti deleteri, e la precisa percezione di perdizione che il Male vede, incollerito, ma che per sua natura può controllare solo in parte, la colpa di questi effetti è davvero della vittima?
Per spiegare la morte di Dio e del suo regno c’è la scienza, la matematica, ma anche, se si vuole, una poesia amara e lontana, la poesia del non ritorno: vuole a tutti costi, a costo della vita di tutti i mondi, vuole vestirsi dei morti il Figlio delle sfere celesti, la mensa è la sua perdizione, non la salvezza, è la malattia, non la cura, è il problema, non la soluzione. E tuttavia qui non può essere altrimenti, la realtà ha sempre avuto denti. Splendenti di grazie ed eternità rapite e assassinate, cadono gli angeli come meteore infuocate divorandosi a vicenda; improvvisamente bruciato l’universo fino all’ultima candela.