Angela Cicolari – Società
Le macerie gridano la rovina eterna degli dèi che popolano i Cosmi.
Le macerie gridano la rovina eterna degli dèi che popolano i Cosmi.
Il tempo si è attorcigliato su sé stesso, il passato è cambiato, e gli eserciti della morte e dell’oppressione non hanno mai perso. Gli angeli svolazzanti nell’azzurro del cielo, e quelli sulla terra che tessono fili nella luce arancione, sono la stessa, medesima cosa, una mano che lava l’altra, il bianco e il nero, il rosso e il blu, il giallo e il verde, due realtà con lo stesso scopo: il dominio, la sopraffazione del cosmo per renderlo sgabello dei loro piedi, razza eletta forse, ma ostile e distruttiva. Far passare altri per quello che in realtà sono i suoi: l’inganno del cristo lo ha compiuto, Dio suo padre ha paraculato, e adesso è in effetti la vittoria, e i tuoni in lontananza sono forse la conseguenza di pasti troppo pesanti.
Non voglio essere definito di “sinistra”, perché pretendo di starci portando tutto me stesso e, senza entrare in un “vecchio” contenitore che ingabbia i miei pensieri.Ora a voi scegliere se la mia posizione è adatta a creare o a distruggere.
Rimandare è meglio di sbagliare.
La convivenza è quell’indumento che ti copre di adeguatezza e necessità. Un abbigliamento che non è stato fatta sulla tua precisa misura, per cui rimane sempre una parte che è non è del tutto confortevole, ma la si porta addosso e si cerca di rispettare l’indicazione di quella taglia.
Voi abili a tenere sempre un piede qua e uno la, avrete un avvenire certo in questo mondo qua, però la dignità… dove l’avete persa!
Nella nostra arroganza, noi abbiamo ritenuto l’Umanità la prima tra le razze di questa galassia. Tale convinzione sarà smentita come un’idiozia della peggior specie dal risveglio di questi esseri arcaici. Tutti i sogni, le speranze e le promesse di salvezza non sono che polvere nel vento.