Angela Cicolari – Successo
Se Dio vuole l’8, non deve fare altro che prenderselo.
Se Dio vuole l’8, non deve fare altro che prenderselo.
Sono molti gli autoinganni, e servono solo ad uno scopo: proteggersi. Dalla realtà che non si vuole accettare, da un pericolo che è solo dentro il cuore di chi lo pensa e mai all’esterno. Qualcuno ha detto che “mangiare” una persona significa diventare come lei, e in virtù della sua autorità è stato ascoltato. È semplicemente un suggerimento per fuggire dalla realtà, da quello che si è, non cambiarla, neanche in meglio. Per quante illusioni si creino, si vive nella realtà fatta di leggi, fisiche, meccaniche, geometriche, armoniche. Una legge morale, se non tiene conto di queste su cui si basa il mondo, diventa autodistruzione, alimenta la ritirata di fronte al peggiore nemico della sopravvivenza, se stessi. Una maschera non diventa essere, nemmeno scambiando, convertendo la definizione tra le due. Diventa apparenza, qualcosa di cui si è in parte orgogliosi davanti ad uno specchio di vetro, ma niente di più. Si appare secondo un desiderio, ma non si vive, non si concretizza, se non secondo l’effimera apparenza di cui ci si veste. Nel fondo, nell’anima, qualcosa si conosce, si sa. E ci si cammina insieme, con questo senso di nebulosa evidenza, è sempre lì e non si sfugge. Ecco perché qualcuno con uno specchio diverso dal vetro è come un nemico da combattere, per opporsi alla realtà che non piace, agli scambi che la vita non sopporta, allo spirito estratto dall’essere, quello vero, che il sangue non sostiene, un cuore di massa critica per il petto. Ecco qui, il male da cui Dio non può tornare indietro, perché ha attivato reazioni delle leggi fisiche a cui persino Lui doveva stare attento; un sistema si deve trattare secondo la sua natura, non poteva veramente fare “tutto” quello che voleva, nemmeno per amore del Figlio.
Prima di volare, dirigersi verso una meta, bisognerebbe rendersi conto di vivere in una realtà più vasta e complicata di quanto si pensa. Se non ci si rende conto di questo, ed è libera scelta, non si parte e non si prendono nemmeno certe direzioni, non si danno le colpe degli intoppi che si trovano a qualche volontà remota e indistinta, la cui “vanità contro Dio” non era altro che cercare di metterlo in guardia.
Chi vuole conquistare i propri obiettivi subito finisce per perdere gusto a raggiungerlo, la guerra contro il Tempo è una battaglia persa già dal momento nel quale questo pensiero si è impadronito della nostra mente.
Il Figlio di Dio ha dimostrato di essere potente come divinità, ma quando tutto ed egli stesso saranno consumati per sempre nei suoi desideri, risponderà anche non volendo ad una questione fondamentale: quanto valeva in realtà come uomo.
Non si può confidare in un inganno: ogni azione del male è solo intesa a salvaguardare sé stesso e avere per sé il più possibile.
Aspirare ad avere successo è come voler raggiungere la cima di una montagna: puoi provarci percorrendo la strada panoramica o facendotici lasciare da un elicottero.