Ma se non è amore dimmi cos’è che mi fa svegliare la notte e intrecciare i sentimenti rendere instabili gli occhi e i tremori sotto pelle, facendoli attorcigliare saltellare ballare su un sentimento solo, sulla nostra frequenza cardiaca, sulla nostra radio emozionale che ha le pile a non-risparmio energetico, inconsumabili, inossidabili, instancabili malgrado le tempeste improbabili e i fulmini gialli e le comete, come te, che brillano senza riserve per far luce al cielo blu notte. E le tue equazioni irrazionali che pervadono i miei occhi e che ormai risolvo a mente chiusa. L’infinito prolungarsi dell’indissolubile, assomiglia a l’amore che ho di te, ma solo in parte, perché è molto più immenso, molto più denso.