Angela Perri – Figli e bambini
Il suono più bello di una mamma, è il grido del suo bambino appena nato.
Il suono più bello di una mamma, è il grido del suo bambino appena nato.
I figli sono come una spugna… assorbono assorbono… e poi passa la prima persona e li strizza così che si dimenticano anche dei loro genitori…
I regali più belli che possiamo fare ai nostri bambini sono quei piccoli momenti inaspettati di gioia e meraviglia che riescono a dipingere le espressioni di stupore e che rimarranno loro impressi perché susciteranno dolcezza e felicità nel ricordarli.
L’amore è il cuore pieno di gioia, la felicità incessante che non può terminare con il tempo. L’amore è quella brezza leggera che ti accarezza l’anima, quel soffice sorriso che ti aiuta a vivere. L’amore si chiama figli, si chiama consapevolezza che hai nel cuore, si chiama rispetto, si chiama comprensione, si chiama sincerità’. È Aiutare, è ascoltare, è continuare il viaggio, affrontando tutte le difficoltà “insieme”!
Un figlio non nato… è un pezzo di cuore che manca.
Forse per la prima volta guardavo negli occhi quella somiglianza. Sentii di volerle un gran bene. Certo, l’avrei voluta diversa mamma. Appiccicosa e piena di smancerie. Ma m’amava. A modo suo m’amava. Chissà perché cresciamo col terrore, fiato sul collo, di non essere amati mai e mai a sufficienza. Quasi a non meritarlo quell’amore. Perché? Fortemente convinti di esser solo buoni a nulla, sagomati con lo scalpello della cattiveria, fucili pronti a sparar sentenze e menzogne.
Stringendoti a me Figlio ho compreso perché sono qui.
I figli sono come una spugna… assorbono assorbono… e poi passa la prima persona e li strizza così che si dimenticano anche dei loro genitori…
I regali più belli che possiamo fare ai nostri bambini sono quei piccoli momenti inaspettati di gioia e meraviglia che riescono a dipingere le espressioni di stupore e che rimarranno loro impressi perché susciteranno dolcezza e felicità nel ricordarli.
L’amore è il cuore pieno di gioia, la felicità incessante che non può terminare con il tempo. L’amore è quella brezza leggera che ti accarezza l’anima, quel soffice sorriso che ti aiuta a vivere. L’amore si chiama figli, si chiama consapevolezza che hai nel cuore, si chiama rispetto, si chiama comprensione, si chiama sincerità’. È Aiutare, è ascoltare, è continuare il viaggio, affrontando tutte le difficoltà “insieme”!
Un figlio non nato… è un pezzo di cuore che manca.
Forse per la prima volta guardavo negli occhi quella somiglianza. Sentii di volerle un gran bene. Certo, l’avrei voluta diversa mamma. Appiccicosa e piena di smancerie. Ma m’amava. A modo suo m’amava. Chissà perché cresciamo col terrore, fiato sul collo, di non essere amati mai e mai a sufficienza. Quasi a non meritarlo quell’amore. Perché? Fortemente convinti di esser solo buoni a nulla, sagomati con lo scalpello della cattiveria, fucili pronti a sparar sentenze e menzogne.
Stringendoti a me Figlio ho compreso perché sono qui.
I figli sono come una spugna… assorbono assorbono… e poi passa la prima persona e li strizza così che si dimenticano anche dei loro genitori…
I regali più belli che possiamo fare ai nostri bambini sono quei piccoli momenti inaspettati di gioia e meraviglia che riescono a dipingere le espressioni di stupore e che rimarranno loro impressi perché susciteranno dolcezza e felicità nel ricordarli.
L’amore è il cuore pieno di gioia, la felicità incessante che non può terminare con il tempo. L’amore è quella brezza leggera che ti accarezza l’anima, quel soffice sorriso che ti aiuta a vivere. L’amore si chiama figli, si chiama consapevolezza che hai nel cuore, si chiama rispetto, si chiama comprensione, si chiama sincerità’. È Aiutare, è ascoltare, è continuare il viaggio, affrontando tutte le difficoltà “insieme”!
Un figlio non nato… è un pezzo di cuore che manca.
Forse per la prima volta guardavo negli occhi quella somiglianza. Sentii di volerle un gran bene. Certo, l’avrei voluta diversa mamma. Appiccicosa e piena di smancerie. Ma m’amava. A modo suo m’amava. Chissà perché cresciamo col terrore, fiato sul collo, di non essere amati mai e mai a sufficienza. Quasi a non meritarlo quell’amore. Perché? Fortemente convinti di esser solo buoni a nulla, sagomati con lo scalpello della cattiveria, fucili pronti a sparar sentenze e menzogne.
Stringendoti a me Figlio ho compreso perché sono qui.