Angela Randisi – Libri
Un vecchio libro ingiallito racconta quante mani hanno toccato il suo sapere.
Un vecchio libro ingiallito racconta quante mani hanno toccato il suo sapere.
La mia scrittura non è un atto di sublimazione, ma un rituale di esorcismo.
Il critico è uno che sul libro fa il tassello, come se fosse un’anguria: se è rosso dice che è bello senza assaggiarlo.
Il tuo conforto è indispensabile per allontanare le mie paure e riconciliarmi con me stessa.
Aveva senso proseguire? Lì non c’era niente. Nient’altro dei ricordi che avrei potuto rievocare a piacimento, se fossi stata capace di sopportare il dolore che scatenavano. Fui sorpresa da una sensazione che mi congelò. Quel luogo non aveva niente di speciale senza di lui. Benché non avessi aspettative precise, sentivo che nel prato non c’era atmosfera, non c’era niente, era un luogo come un altro. Come negli incubi.
– E perchè non credere allora?- Beh, non è così facile. Dovrei avere fede, accettare i miracoli, l’immacolata concezione, l’intervento divino… E poi ci sono le scritture: la Bibbia, il Corano, i testi sacri buddhisti…Contengono regole e punizioni molto simili e sostengono tutti, in un modo o nell’altro, che chi non si attiene alle regole andrà all’inferno. Io non riesco ad immaginare un Dio che si comporti così.
La frase che più ci ha colpito in un libro deve ancora essere ancora scritta perché noi non ci stancheremo mai di cercarla.