Angelo Cora – Accomodante
Esasperarsi e buttarsi a capofitto in qualche sconosciuto ideale è facile, specie se incerti del nostro reale, tentati di passare per convenienza dalla parte opposta.
Esasperarsi e buttarsi a capofitto in qualche sconosciuto ideale è facile, specie se incerti del nostro reale, tentati di passare per convenienza dalla parte opposta.
Non è sempre cielo l’immenso d’azzurro che in alto vedi brillare ove innalzarti e volare, battendo più forte le ali spesso è il volto d’un muro, che tu non puoi valicare macchiato di bluastri colori da un distratto pittore che come te, un po’ sognava.
Rubare il colori degli occhi alla dolcezza d’un viso, che incontri per caso, sul tuo cammino non è che cambia la vita, o fa il cielo toccare con dita ma ti fa risentire quell’uomo che in quel colore volava.
Quel per sempre, che suggerisce il gioviale. Quando parli al’amore, quando non scorgi le ore, perché abbagliato dal sole poi nel meriggio s’accorcia, e quando la sera imbrunisce diventa minuta cornice.
È bello per l’uomo poter ogni tanto tornare quel bimbo senza peccato, ma è meraviglioso vedere il bambino restare tale, prima che la vita lo abbia del tutto plasmato.
Son sempre i colori del luogo in cui nasci, che poi ti dipingon la vita.
Forse bisogna lasciare le cose come sono, non volerle cambiare solo perché vogliamo che siano…