Angelo Cora – Ricordi
Sono istanti effusi nel tempo Come cerchi di fumo nel vento In una notte d’estate i nostri anni passati.
Sono istanti effusi nel tempo Come cerchi di fumo nel vento In una notte d’estate i nostri anni passati.
Un giardino colmo di rose eri tu, i tuoi fiori belli sia agli occhi sia al sentore, profumavi di vita. Il tuo era uno di quei giardini senza recinzione né tantomeno un cancello, dove ognuno attratto dalle tue bellezze e dalle tue fragranze si sentiva autorizzato a recidere quelle tue rose, adesso che di quel bello ti rimangono solo gli arbusti spinosi, quelle spine fanno solo tanto male al tuo cuore!
Il tempo muta i ricordi in storia e le usanze di un popolo in lontani ricordi.
Meglio fare, e nel pianto pentire che non fare, e nel rimpianto morire.
Talvolta siamo così masochisti da tatuare ogni dolore nella memoria.
Capita di crescere in un paesino ottuso, cattivo, capace di nascondere o inventare ogni sorta di nefandezze, dove l’ipocrisia regna sovrana, dove chi viene da fuori non è accettato anche solo per un cognome scomodo. Si dice che chi ricorda porta rancore! Forse si, forse a chi ti ha rovinato la vita porti rancore, o forse no, ma poco importa, solo a volte vorresti svegliarti e sorprenderti scoprendo che è stato solo un incubo e quel posto non esiste… non è mai esistito!
I ricordi sono immortali: vivono oltre ciò che esiste, vivono perché si raccontano.