Michele Acanfora – Anima
In ognuno di noi c’è una voce che chiede di essere ascoltata: questa voce benigna vuole sussurrarci la nostra missione sulla terra. Ognuno di noi ha qualcosa di speciale per migliorarsi e migliorare il mondo.
In ognuno di noi c’è una voce che chiede di essere ascoltata: questa voce benigna vuole sussurrarci la nostra missione sulla terra. Ognuno di noi ha qualcosa di speciale per migliorarsi e migliorare il mondo.
Il cuore è l’unico poeta che è in noi, la mente è un viaggiatore alla scoperta di nuove emozioni, le braccia sono galassie che possono rinchiudere “il tuo mondo”, le labbra sono due farfalle che si posano dove il nostro “poeta” desidera, le mani sono fiori che accarezzano ma anche ortiche che colpiscono, gli occhi sono due artisti che sanno dipingere il mondo come vorresti tu e che ora posano i pennelli buonanotte a tutti.
Ti ho visto mentre correvi verso di me raccogliendo fantasmi che non turbavano il mio cuore e il tuo viso era ciò che ho sempre desiderato. La terra ha aperto un vortice che piano piano mi ha risucchiato fino a rendermi concime per fiori che seguono la direzione del vento senza nemmeno accorgersi del calore del sole. Mi fermo a pensare e guardare il mio volto come non ho mai fatto in tutta la mia vita e tutto si fa chiaro nel dolore e nella gioia di una vita vissuta. Tutto ciò che ho donato non andrà disperso e se non tornerà cavalcherò onde sempre più alte, aspetterò seduta su una roccia l’arrivo di un gabbiano che dolcemente mi riporterà le ali per poter volare di nuovo. Niente si perde e tutto ritorna anche se in forma differente. Ma donare con il cuore e come dare nutrimento all’anima…
La follia è uno stato d’animo dell’anima.
Al cuore degli altri da sempre attinge, colui il cui cuore non si distingue.
Abbiamo infiniti luoghi e mondi ancora non esplorati dentro di noi e altrettante possibilità di scoperta. Ci accontentiamo di vivere in superficie per paura di soffrire ma, dopo vite superficiali ci rendiamo conto che il vero fattore di sofferenza sta nel vivere fuori da sé.
Apri gli occhi. La cattiveria sconosciuta agisce nel silenzio, celata da un sorriso che ben si conosce.
È più facile impegnarsi ad essere ridicoli imitando la personalità altrui, piuttosto che arrendersi all’evidenza di non averne.
La fame sono io. Per fame, intendo quel buco spaventoso di tutto l’essere, quel vuoto che attanaglia, quell’aspirazione non tanto all’autopica pienezza quanto alla semplice realtà: là dove non c’è niente, imploro che vi sia qualcosa.
Quando il cuore sussurra, l’anima lo sente non solamente più vicino a sé, ma dentro di sé.
Ho un nodo che mi stringe il cuore fino a soffocarmi…è la tristezza di ricordi lontani…
Se non possiamo essere fratelli di sangue… lo saremo d’anima.
Ogni anima ha un suono… una caratteristica melodia che descrive la vita di una persona… l’amore nasce quando due melodie si uniscono a formare un’armonia.
Siamo sicuri che si può percorrere interamente l’anima di una persona? Sì, mi risponderete, ma io vi ribatto… sì, ma solo se vuole.
Gli specchi vengono messi negli ascensori per dare il senso di profondità, specialmente in quelli molto piccoli. Dovrebbero mettere gli specchi all’interno di alcune persone per dar loro un po’ di profondità.
Le menti vuote trovano appagamento solo riempendosi della genialità altrui.
Difficile entrare nella mia anima… labirinto impervio e imprevedibile… praticamente impossibile poi… uscirne.