Anna Cosentino – Stati d’Animo
Ti credevo diverso. Ti credevo sensibile, affabile ti credevo unico, ti credevo diverso dagli altri, ma ho capito che sei diverso da come ti credevo io.
Ti credevo diverso. Ti credevo sensibile, affabile ti credevo unico, ti credevo diverso dagli altri, ma ho capito che sei diverso da come ti credevo io.
È ridicolo come il pudore segni l’attività umana pregiudicandola. Insomma, voi tutti lo condividete, ma cos’è che inquieta un corpo umano nella sua interezza e nudità? Per fortuna che annuite, cominciavo a credere di essere fuori luogo a scrivere tutto questo, nudo, con il pene ora eretto ora flaccido, davanti a decine di persone.
Non temere se tutto sembri lontano, inafferrabile è solo una questione di vuoti d’aria creati dalle turbolenze nel cielo del mio cuore.
Ricordi ormai affondati nella memoria e seppelliti nel cuore…
Io non gli espressi mai il mio amore a parole, ma se gli sguardi hanno un linguaggio… il più grande idiota avrebbe capito che avevo perso la testa.
Non esiste nulla di più bello che guardarsi e parlare con gli occhi. Gli sguardi sono parole perfette.
L’umanità è misurata dal tempo, il nostro cuore è come l’orologio che scandisce a ritmo lento la nostra vita. Animiamo i nostri giorni con sogni e speranze, in modo che il presente sia per il futuro una gratificazione.