Anna De Santis – Amico
Chi più soffre più offre.
Chi più soffre più offre.
Sarà che io do un certo valore all’amicizia, sarà che non sopporto la cattiveria del falso, sarà che preferisco restare da sola piuttosto che in compagnia dell’ipocrisia, sarà che la parola amico ha un significato consistente per me, ma non sopporto quelli che con ipocrisia fingono di volerti bene, accarezzandoti con la mano destra mentre con la sinistra ti stanno pugnalando. Non sopporto quelli che alla fine di un’amicizia “sparlano” sperando di colpirti nell’animo e quello che sopporto ancora meno, è lo stupore di cui si vestono quando decidi di andartene, pur sapendo che era inevitabile dopo tanto sangue. E magari hanno anche il coraggio di chiamarti “amico mio”.
La vita è come un labirinto, dove esiste una sola strada per uscirne vincitori. Io non ti prometto di farti uscire vincitrice, neanche di condurti per quella strada, perché non la conosco neanche, ma cercarla in due è più facile e l’unica cosa che ti posso purtroppo promettere è che qualsiasi strada incontreremo, io ti starò sempre accanto e ti aiuterò sempre a ricominciare.
E speriamo che le nostre anime muoiano col corpo e che nessuna mia parte sfugga all’avido rogo, perché se lo spirito, immune da morte, se ne vola via in alto negli aerei spazi e le parole del vecchio di Samo risultano vere, la mia ombra romana vagolerà fra le ombre dei Sàrmati e sarà sempre straniera fra selvaggi mani.
Ci saranno quelle persone che avranno sempre un posto speciale nel mio cuore, quelle persone…
“Figliuol mio,” disse ‘l maestro cortese, | “quelli che muoion nell’ira di Dio | tutti…
Di tutte le cose che farai la gente ricorderà solo quelle cattive, i veri amici il tuo cuore.