Anna De Santis – Comportamento
La verità è morta, mettiamoci una croce, chi poi ha coraggio, la dice a mezza voce.
La verità è morta, mettiamoci una croce, chi poi ha coraggio, la dice a mezza voce.
La sala era stracolma. Sulla parete fu proiettata una scritta: “tutti possono parlare, eccezion fatta per gli ipocriti e gli egoisti”. Subito dopo: “inizi il primo.” Nessuno parlò, la sala era rimasta vuota.
Assunta una propria felicità la cosa migliore è rendere felici gli altri, non solo rendendoli partecipi delle nostre gioie, ma accarezzando le loro tristezze per farle addormentare e fare rinascere di nuovo il sole anche in loro. Ricordiamoci di migliorare. Noi e gli altri, perché gli altri hanno sempre qualcosa di nostro. C’è la ricompensa: è il loro sorriso.
In una sola volta la maldicenza colpisce tre persone: chi la fa, chi la subisce e chi l’ascolta.
Raramente chiedo scusa.Chi chiede scusa è perché ha torto, perché ha sbagliato qualcosa.Io raramente chiedo…
Nelle difficoltà è la speranza ad avere parte preponderante. Senza sarebbe meglio non essere.
I fatti sono la concretezza tangibile di una marea di promesse.
La sala era stracolma. Sulla parete fu proiettata una scritta: “tutti possono parlare, eccezion fatta per gli ipocriti e gli egoisti”. Subito dopo: “inizi il primo.” Nessuno parlò, la sala era rimasta vuota.
Assunta una propria felicità la cosa migliore è rendere felici gli altri, non solo rendendoli partecipi delle nostre gioie, ma accarezzando le loro tristezze per farle addormentare e fare rinascere di nuovo il sole anche in loro. Ricordiamoci di migliorare. Noi e gli altri, perché gli altri hanno sempre qualcosa di nostro. C’è la ricompensa: è il loro sorriso.
In una sola volta la maldicenza colpisce tre persone: chi la fa, chi la subisce e chi l’ascolta.
Raramente chiedo scusa.Chi chiede scusa è perché ha torto, perché ha sbagliato qualcosa.Io raramente chiedo…
Nelle difficoltà è la speranza ad avere parte preponderante. Senza sarebbe meglio non essere.
I fatti sono la concretezza tangibile di una marea di promesse.
La sala era stracolma. Sulla parete fu proiettata una scritta: “tutti possono parlare, eccezion fatta per gli ipocriti e gli egoisti”. Subito dopo: “inizi il primo.” Nessuno parlò, la sala era rimasta vuota.
Assunta una propria felicità la cosa migliore è rendere felici gli altri, non solo rendendoli partecipi delle nostre gioie, ma accarezzando le loro tristezze per farle addormentare e fare rinascere di nuovo il sole anche in loro. Ricordiamoci di migliorare. Noi e gli altri, perché gli altri hanno sempre qualcosa di nostro. C’è la ricompensa: è il loro sorriso.
In una sola volta la maldicenza colpisce tre persone: chi la fa, chi la subisce e chi l’ascolta.
Raramente chiedo scusa.Chi chiede scusa è perché ha torto, perché ha sbagliato qualcosa.Io raramente chiedo…
Nelle difficoltà è la speranza ad avere parte preponderante. Senza sarebbe meglio non essere.
I fatti sono la concretezza tangibile di una marea di promesse.