Anna De Santis – Destino
Non c’è pesante che non possa esser leggero, non c’è leggero che potrà mai essere pesante.
Non c’è pesante che non possa esser leggero, non c’è leggero che potrà mai essere pesante.
Le parole che accompagnano la nostra esistenza, le stesse parole, ci regalano ogni giorno una piccola riproduzione d’eternità. Basta crederci.
Non cercare di capire come ero ieri, non fermarti a vedere come sono oggi, prova soltanto a immaginare come sarò domani.
Ricordo le voglia di esplorare quelle valli verdi, sentire il rumore delle foglie, guardare il volto di ogni albero come se in esso fosse nascosto il volto di ogni persona che è passata nella mia vita, ho smarrito la via, ma la via alla civiltà, in compenso ho trovato la strada naturale, innata, animale del perdermi tra questi boschi e lunghe distese, pensare a respirare, bere, mangiare quello che la natura mi offre, non dover chiedere niente a nessuno, vedere ogni mia traccia come sconvolge quel naturale equilibrio anche se momentaneamente, pensare che al successivo passo sarò un po più integrato in quell’ambiente realmente bello e non creato su misura. Camminerò fino a nuova sera, sorriderò di quelle forme in cielo che gli uccelli disegnano, mi stupirò della grandezza delle nuvole, per dire anche domani che ogni giorno perso sull’asfalto è un giorno in cui si è persa l’occasione di emozionarsi di vivere.
Non è vero che ognuno ha quel che si merita. Ma è vero che ognuno ha quel che vuole meritarsi.
Ai posteri l’ardua sentenza.
Il passato mi tiene in ostaggio, speriamo che il presente paghi il mio riscatto.