Anna De Santis – Destino
Ti sia sereno proseguire il viaggio.
Ti sia sereno proseguire il viaggio.
L’amore, quello vero, che non si può confondere con nient’altro, per sua natura cercherà sempre di salvare, dalle false speranze, dalle illusioni, dalle ambizioni suicide, dall’odio stesso. La morte non è conseguenza dell’amore, ma da un cattivo uso di quello che si ha. Non è dell’amore la colpa se il male trova ostacoli alla sua corsa, o se deve sempre trovare rimedi alle porcate che fa, ma del male stesso, semplicemente perché è quello che è. L’amore e il male non possono cambiare, non si possono sostituire da uno all’altro la loro sostanza profonda, resteranno in eterno quello che sono. Un vestito cambia l’apparenza ma non la sostanza. Lo spirito “santo” che Dio estrae e immette nel suo sistema, fa diventare forti, ma alla fine uccide: questa è la strada indicata. Il male conosce la sua fine, ma logicamente non ci sta. Perché sempre continuerà a fare quello che fa, questa è la sua natura immutabile e testarda, sperando che farlo apparire come cosa buona lo diventi davvero. Invertire l’apparenza del bene e del male, della vita e della morte, o dell’amore e dell’odio, non muterà la loro vera essenza, cioè quella che ottiene i risultati secondo il suo vero essere e non secondo i vestiti e le apparenze che Dio dona attraverso lo spirito. Questa è l’illusione. Avere un grande potere e una grande autorità non salva da quello che si compie, che se non è corretto e in buona fede, distruggerà quel potere secondo le sue azioni e secondo l’impatto che queste azioni hanno sulla materia, sulla carne, fino agli atomi. Il risultato di tutte queste azioni messe assieme danno origine al destino: il destino non è altro che fredda matematica e impietosa fisica. Cercare di riscaldare la freddezza e fermare l’impietosità di una legge darà come risultato sempre il destino. Sarebbe un giramento continuo, letteralmente.
La mezza età è l’epoca in cui faremmo qualsiasi cosa pur di sentirci meglio, tranne che rinunciare a quello che ci fa male.
L’unica differenza tra un santo e un peccatore è che il santo ha un passato e il peccatore ha un futuro.
Dicono che la ruota giri, peccato che lo faccia sempre dalla parte opposta.
Non si può forzare il destino, sarebbe come andare contro vento, ti troveresti con un pugno di sabbia!
Il destino è come la forza invisibile che permette alla luna di interagire con la terra. E se questo è possibile a una distanza di 384.400 km… beh!? A voi le conclusioni!