Anna De Santis – Matrimonio
Amò che famo st’anno?Che fai tu; perché io sola sto da Dio!
Amò che famo st’anno?Che fai tu; perché io sola sto da Dio!
Giovani eroi dall’aspetto aitante, vogliate sposare una donna affascinante. Sia ella bionda, sia ella scura, non è importante, ciò che importa è che sia una buona amante!
Una rosa vermija, ma chi se la pija, e piena de spine e sanguina er core… si, ma nun c’è amore senza dolore.
Il matrimonio riparatore è, quasi sempre, fonte di guai e dolori.
Non sono una persona buona ed accomodante ma capisco che, se voglio vivere in santa pace, devo prendere il meglio per ora, non pensare al tempo che passa e purtroppo calmare spesso la mia rabbia, cedere a qualche compromesso, e prendermi tutti i giorni buoni, quando poi capirò che a qualcuno darò fastidio perché la vecchiaia è sempre una brutta bestia, so dove ritirarmi in buon ordine e continuare, se Dio mi darà ancora il bene dell’intelletto a scrivere… il mio mare mi aspetta, finirò i mie giorni contemplando uno splendido tramonto.
Un matrimonio non si può mai dire pienamente riuscito neppure quando dura tutta la vita. Anzi, a volte sono i peggiori, perché la convivenza è fatta di convenienza e di tante altre componenti a cui manca il più importante: l’amore.
I matrimoni? Funerali con del riso per terra.