Anna D’Urso – Frasi sulla Natura
La risacca deposita ogni cosasulla riva di una vita senza pretesaaspettando la prossima mareggiatache pulisca ancora la mia strada…
La risacca deposita ogni cosasulla riva di una vita senza pretesaaspettando la prossima mareggiatache pulisca ancora la mia strada…
Primavera! È il motore di rinnovamento di ogni cosa che era stata rimessa e accantonata dall’inverno con la promessa di una successiva resurrezione: tutto si rinnova! Anche l’Amore che eccitato dagli influssi profumati e caldi che gli conducono i nostri sensi cede alle promesse di questo nuovo tempo e si rimette in gioco. Silvano Montanari.
Le parole e i gesti che escono dal cuore non hanno bisogno di sentirsi dire…
Che strani avventi contro natura, nella terra offesa e violentata, un serpente genera un ragno.
Il paradosso è suggestivo: l’equilibrio ecologico si è mantenuto relativamente intatto in alcune delle isole Figi perché l’uomo bianco non ha osato addentrarsi nell’arcipelago a causa del cannibalismo. È un paradosso, eppure non mi dispiace il fatto che una specie animale, in un periodo di carestia, approfitti dei propri simili piuttosto che competere per lo sterminio di altre specie. Non ho difficoltà ad ammettere che il cannibalismo sia una violazione di ciò che definiamo “diritti naturali” dell’uomo, ma la sconsideratezza ecologica del mondo occidentale è, altrettanto palesemente, una violazione dei doveri dell’umanità. Ora, se il concetto di “diritti umani” ha una storia lunga più di duemila anni, io mi chiedo: quando saremo maturi per il concetto di “doveri naturali”?
La stella è pianto rosa al cuore delle tue orecchie,l’infinito è rotolato bianco dalla tua nuca ai reniil mare ha imperlato di rosso le tue vermiglie mammellee l’Uomo ha sanguinato nero al tuo sovrano fianco.
Spesso ti ho calpestato. Per correre. Ed ero felice di preferirti al cemento. Anche tu lo eri, avevi un amico. Altre persone ti hanno calpestato, ma loro sono stati i tuoi assassini. Ti hanno ucciso perché per loro eri un peso e non avevano capito che per me eri la felicità.