Anna Freud – Vita
Siamo imprigionati nel regno della vita, come un marinaio sulla sua piccola barca, su un oceano infinito.
Siamo imprigionati nel regno della vita, come un marinaio sulla sua piccola barca, su un oceano infinito.
Il tempo è come una corrente d’acqua che fluisce da una sorgente e perpetua indisturbata il corso della nostra vita.
Quando rivedi persone con cui hai condiviso tanto e di cui ora non rimane niente, ti trovi sempre in imbarazzo. A metà tra il dire e il tacere, tra l’abbracciare e il tenere le braccia conserte, tra il ricordare e il dimenticare, tra proseguire ciò che era stato oppure ricominciare da capo.
Eravamo nati per stare insieme e siamo stati cresciuti per vivere divisi.
Chi non vuole ampliare i propri orizzonti, in fin dei conti è perché non si merita di migliorare. Non sa quel che si perde ma è solo peggio per lui.
Nella vita servono tre cose: cuore, testa e palle. Il cuore per amare, la testa per ragionare e le palle per affrontare.
Sembra che al mondo d’oggi nessuno sia veramente in grado di saper affrontare la vita, le avversità, il quotidiano. Gli atteggiamenti più consueti che accomunano milioni di persone, gridare, sbraitare, correre, rincorrere le lancette dell’orologio, affannarsi, affaticarsi, parlare, parlare parlare. Indispensabili il cellulare, il computer, sono diventati i primi componenti della vita di tutti. La tecnologia ha tolto il posto al dialogo, all’amore, alle coccole. La tecnologia è fondamentale, ma ha fatto, e continua a fare tanto male. Impariamo l’uso corretto diamo il giusto valore alla vita.