Anna Maria Chiapparo – Frasi sulla Natura
I fiori, le farfalle, gli uccelli, sono piccole gemme preziose che Dio ha seminato sulla terra per ricamare il mondo. L’arcobaleno il ponte col quale scende a toccar con mano le sue creature.
I fiori, le farfalle, gli uccelli, sono piccole gemme preziose che Dio ha seminato sulla terra per ricamare il mondo. L’arcobaleno il ponte col quale scende a toccar con mano le sue creature.
Il mondo è pieno di vittime delle passioni non sincronizzate.
Ah, poveri animali! Se sapessero quanti paragoni fa l’uomo, il mondo andrebbe alla rovescia.
Il fascino inquieto di un temporale estivo, inatteso, urla maestoso, profuma di rinnovamento.
Se la primavera potesse sciogliere anche la neve che abbiamo dentro, il nostro animo diventerebbe un giardino fiorito in armonia con la natura.
Non si rispettano i luoghi se non si rispettano le persone. Nemmeno il suolo ha riguardo di chi cambia usando il corpo di altri. In fondo, tutto è legato da causa-effetto. Assimilare arbitrariamente qualcosa che la natura difende perché rispetta, si fa torto alle cose che si vogliono raggiungere, al mondo che sente i desideri. Perché muta quello che sta intorno… chi usa la vita di un altro per raggiungere orizzonti lontani, depreda la stessa terra ed il cielo, che mascherati, restano in silenzio finché quello che è troppo si sfoga da solo. Ed intanto cambia l’universo, per mutazioni inconcepibili, la rosa e il serpente si tengono per mano verso il precipizio di tutte le cose. Tant’è, fiducie malriposte, e ammirazioni sconcertate, ma non sono io la sfortunata. Ci si tappa le orecchie e si continua ad andare, in luoghi che non esistono se non nelle astrazioni di moralità vaghe che valgono a volte sì a volte no, di desideri barcollanti, che vorrebbero essere diversi per poter esistere, continuare a vivere, ma non possono mai divenire, i figli di una maschera. Non è essere, il mondo non riconosce lo straniero, l’alieno, che vuole dominarlo, divorare le stelle e lo spazio con lo spirito eccessivo aggiunto dalle mense, l’energia raddoppiata, e quindi bruciata, del cosmo. Ma già l’errore è cercare all’esterno quello che di per sé dovrebbero essere. La via più facile e sbrigativa di Cristo è usare lo spirito di altri, rapiti dai suoi, per raggiungere un proprio stato dell’essere, costruirsi, migliorarsi, diventare superiori e immortali. Con la vita di altri. Ma l’equazione della vita, e tutte le altre, danno i risultati secondo la realtà, non secondo quello che si vorrebbe, secondo quello che è giusto e non secondo il tornaconto. L’Architetto se ne è forse dimenticato? L’onestà da vita e speranze autentiche, l’odio cerca di cambiare i risultati, anche se è per amore dei figli, ma condanna se stesso e il suolo dove poggia i piedi al crollo, all’affondamento, non solo fisico.Quando dall’altro, precipiteranno addosso a Dio, o all’architetto, o al Padre, o chiunque ci sia, le stelle e le galassie, gli piomberanno sulla testa, l’unico rimpianto è non esserci a godersi lo spettacolo.
Il buio della notte, quando si spengono anche le stelle, imprime ad ognuno di noi una miriade di emozioni diverse: paura, gioia, stupore, tranquillità… Forse è questo uno dei doni più preziosi che la natura ci offre: a distanza di milioni di anni, nel lento fluire delle varie epoche, ancora ci affascina… ma solo chi sa cogliere anche le impercettibili sfumature della vita, saprà apprezzare la divina generosità della natura che lo circonda!