Anna Maria D’Alò – Arte
La vita che non si comprende la chiamiamo destino, ma ci costruisce una cornice vuota in cui noi siamo gli unici artefici nel dipingere il nostro capolavoro.
La vita che non si comprende la chiamiamo destino, ma ci costruisce una cornice vuota in cui noi siamo gli unici artefici nel dipingere il nostro capolavoro.
L’arte e l’ambizione difficilmente vanno a braccetto.
L’amore non è una conquista, ma un dono.
I sogni sono le immagini del libro del tuo inconscio, mentre l’anima detta le parole.
L’esibizionismo cerca di compensare le proprie carenze, ma infine accentua i propri difetti.
Non mi è mai piaciuta l’idea dell’arte ghetto nella quale la poesia è considerata il supporto vitale del sistema.
La spettacolarità non è stupire, ma sapersi rappresentare.
L’arte e l’ambizione difficilmente vanno a braccetto.
L’amore non è una conquista, ma un dono.
I sogni sono le immagini del libro del tuo inconscio, mentre l’anima detta le parole.
L’esibizionismo cerca di compensare le proprie carenze, ma infine accentua i propri difetti.
Non mi è mai piaciuta l’idea dell’arte ghetto nella quale la poesia è considerata il supporto vitale del sistema.
La spettacolarità non è stupire, ma sapersi rappresentare.
L’arte e l’ambizione difficilmente vanno a braccetto.
L’amore non è una conquista, ma un dono.
I sogni sono le immagini del libro del tuo inconscio, mentre l’anima detta le parole.
L’esibizionismo cerca di compensare le proprie carenze, ma infine accentua i propri difetti.
Non mi è mai piaciuta l’idea dell’arte ghetto nella quale la poesia è considerata il supporto vitale del sistema.
La spettacolarità non è stupire, ma sapersi rappresentare.