Anna Maria D’Alò – Desiderio
L’immaginazione di ciò che non si vede interamente risponde ai canoni costruiti nella mente, appagando il desiderio idealizzato.
L’immaginazione di ciò che non si vede interamente risponde ai canoni costruiti nella mente, appagando il desiderio idealizzato.
La bellezza è l’effimera stagione di un ricordo eterno.
“Il desiderio, come la passione è un crescendo di vibranti emozioni”; inizia con il desiderio; in un vortice di incomprensibili reazioni chimiche che ci fanno ribollire l’anima procedendo verso l’estasi finale in un turbinio d’emozioni e tentazioni incessanti che, bruciando le carni della materia – corpo -, fanno ardere il grande braciere della passione nella fusione all’unisono di un solo corpo producendo, dalla stessa, il prodotto di tale processo: l’amore, l’unicità dell’essere, l’essere; “ergo”, la vita!
La spettacolarità non è stupire, ma sapersi rappresentare.
L’arte raggiunge l’apice del suo scopo quando accomuna culture e ideologie diverse.
Vorrei solo poter credere ancora… Credere che non sempre è tutto bianco o nero, che non sempre le cose vanno diversamente da come te le aspettavi, che gli amici veri esistono, che l’amore non è solo la meglio riuscita invenzione delle case cinematografiche e delle industrie di cioccolatini. A volte sarei disposto a credere all’impossibile pur di essere felice.
Ogni panchina racconta la sua storia: risate gaie di bimbi in attesa di nuovi giochi, baci di innamorati che afferrano il domani, discorsi di anziani che dipanano la matassa del passato, notte al gelo dei viandanti senza dimora.